La Cooperativa Rio Terà dei Pensieri, da cui nascono tutti i prodotti Malefatte, aderisce a diverse reti locali e nazionali e collabora con enti e persone, perché crede che la creazione di reti sia l’unica strada per diffondere e promuovere la giustizia sociale.

Freedhome
La prima rete nazionale, nata nel 2016, che unisce le imprese sociali impegnate nell’economia carceraria.

Federsolidarietà
La Federazione che rappresenta sul piano istituzionale, politico e sindacale le cooperative sociali e le imprese aderenti a Confcooperative.

AEres
Nata a Venezia nel 2008, ha come obiettivo lo sviluppo di una rete dell’economia solidale locale e la costruzione di un distretto economico alternativo, fondato su modalità di lavoro alternative, cooperazione e partecipazione democratica di enti locali, produttori, operatori finanziari e consumatori.

Consorzio Sociale Unitario Zorzetto
Supporta e sostiene l’operato delle cooperative associate della provincia di Venezia, promuovendo la cooperazione come modello di sviluppo del territorio.

Mark Bradford:
L’artista che rappresenta gli Stati Uniti alla Biennale di Venezia nel 2017, sostiene la nostra cooperativa attraverso un progetto chiamato “Process Collettivo”.
RIO TERÀ DEI PENSIERI

La Cooperativa Sociale Rio Terà dei Pensieri è stata costituita nel 1994 e annovera tra i propri soci sia detenuti/e che persone libere. Le attività sono iniziate per offrire alle persone detenute un’alternativa alla cella, in un’ottica prevalente di risocializzazione e attingendo alle risorse del volontariato.
Nel tempo si è sviluppata attorno a due fulcri principali, la formazione professionale e il lavoro, considerandoli gli strumenti principali per per avviare percorsi di responsabilizzazione ed inclusione sociale.
Attualmente la cooperativa lavora all’interno dei due Istituti Penitenziari di Venezia ed in area penale esterna. Le attività sono state avviate a partire dalle caratteristiche dei luoghi in cui erano inserite, e con particolare attenzione alla relazione con il territorio circostante: la città di Venezia.
I detenuti e le detenute quindi, anch’essi soci lavoratori della cooperativa, coadiuvati da docenti, collaboratori e volontari, producono oggi articoli serigrafati, borse e accessori in PVC riciclato, creano linee di cosmetici e coltivano ortaggi. Il loro lavoro viene commercializzato sia attraverso la vendita al dettaglio che commissioni pubbliche e private.