Art supports job training in prison
La Mark Bradford Collection Limited Edition Bag #2
in sostegno di Rio Terà dei Pensieri
Per festeggiare il primo anno dall’apertura di Process Collettivo, Mark Bradford ha reso disponibile un’altra sua opera, And so the Trojans buried Hector breaker of Horses (2017), per la produzione di una nuova edizione limitata di borse.
Le borse realizzate verranno consegnate a chi sosterrà Rio Terà dei Pensieri attraverso la campagna di raccolta fondi “Art supports job training in prison”, a sostegno delle attività per la riabilitazione professionale dei detenuti.
Le borse della Limited Edition #2 sono disponibili due versioni, Mark Bag Type A e Mark Bag Type B, che riproducono particolari diversi dell’opera, rappresentante la città di Venezia, dove Mark Bradford nel 2017 ha rappresentato gli Stati Uniti alla Biennale.
Mark Bag Type A
Mark Bag Type B
Come nasce la Limited Edition Bag #2
Anche per la progettazione della seconda edizione la cooperativa Rio Terà dei Pensieri decide di avvalersi della collaborazione di un designer ed invita l’architetto e designer Francesco Tencalla che disegna la nuova borsa con la collaborazione di Giada Mambrin.
Dalla riunione di breafing scaturisce la scelta di restare all’interno del campo delle shopping bag, quindi di una borsa finalizzata ad un uso temporaneo e non impegnativo, ma di spingere il design della shopping bag #2 in un altro mondo, un po’ nuovo per questo genere di prodotto.
Lo spunto per una immagine innovativa è venuta dallo stesso artista, nello spirito di una nuova edizione, quindi nuovo design e nuova opera stampata.
Uscendo dalle forme casuali e sinuose, dal profilo usuale, il progetto è andato nella direzione di una geometria fatta di angoli e di una silhouette “trapezoidale”, il design ha cercato inoltre un avvicinamento al mondo della produzione delle borse di carattere più sofisticato e curato.
Il progetto definitivo, passato fra varie ipotesi, è stato reso effettivo dall’apporto decisivo dello staff della cooperativa, che ha risolto la realizzazione con pochissimi compromessi.
Le fasce laterali realizzate in tessuto microforato, staccano le facce frontale e posteriore, dando una certa trasparenza e leggibilità complessiva del prodotto. I manici, andando nella stessa direzione, avvolgono l’intera borsa e ne consentono un utilizzo appena sottobraccio.
L’idea dell’uso delle opere dell’artista, è stato naturalmente determinante, quindi la ricerca formale è dovuta stare in un equilibrio fra un design ricercato, ma con un peso che mettesse in luce l’opera dell’artista, vero focus del progetto.
I designer
Francesco Tencalla, architetto, designer.
Si laurea in architettura presso lo IUAV a Venezia. Con lo stesso istituto frequenta workshop in Italia e all’estero. Partecipa a diversi concorsi nazionali e internazionali ottenendo diversi premi e pubblicazioni.
Dal 1996 al 2004 svolge l’attività presso diverse società e studi professionali, occupandosi di progettazione a diversi livelli, dalla scala urbana, territoriale, architettonica , al disegno di interni, al disegno del prodotto.
Dal 2005 svolge l’attività in forma autonoma e sviluppa e realizza diversi progetti negli stessi ambiti, di interni di abitazioni per clienti privati, di strutture pubbliche a grande scala, arredi per interni e per lo spazio pubblico, spazi commerciali ed uffici, allestimenti.
È docente di disegno industriale presso la Facoltà di Ferrara e di San Marino, e di interior design presso IED Venezia.
Giada Mambrin, giovane Interior designer, inizia il suo percorso formativo nel 2014 presso IED Venezia, per poi conseguire la laurea nella sede di Milano. Durante questi anni realizza e partecipa ad alcuni progetti proposti dallo stesso Istituto inerenti agli ambiti di progettazione grafica, progettazione di interni, design del prodotto e di nuovi scenari per gli spazi lavorativi. Dal 2018 collabora con l’architetto Francesco Tencalla.